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Vernissage in occasione della mostra silvicultura. La foresta in biblioteca
martedì 3 dicembre 2024 ore 18:00
Saluti
L’evento sarà seguito da un aperitivo tematico a cura di
La foresta rappresenta, in senso stretto, l’opposto – cioè l’altro radicalmente diverso dalla sfera costruita – del suolo occupato da un edificio o da una intera città. Temuta e nel con-tempo ricercata per le sue qualità primordiali, la foresta è percepita ancora ai nostri giorni come un territorio eterotopico, un luogo di libertà e di resistenza, insomma, come un “anywhere out of the world” raggiungibile e riparatorio.
Il medium che abbiamo scelto per indagare le modalità di un dialogo con la foresta, nonché la possibilità di immedesimarsi nel suo regno così diverso dalla sfera edificata, è quello di una trattatistica che è riuscita ad associare elementi iconici e verbali. Dal Rinascimento in poi, libri e incisioni hanno affrontato oltre al problema della tutela e dell’utilizzo della foresta anche quello della sua rappresentazione, di per sé impossibile data l’estensione tri- se non quadrimensionale dell’oggetto.
Le pubblicazioni esposte nella mostra hanno contribuito a costituire, secolo dopo secolo, una coscienza della foresta in quanto fenomeno interdisciplinare. Saggi amministrativi, teorie commerciali e protoecologiche, prose poetiche, diari e manuali formano un intertesto che va studiato, innanzitutto alla luce dell’odierno e spesso semplicistico culto degli alberi e dei boschi, specialmente di quelli urbani.
In occasione della mostra è stato realizzato un catalogo illustrato con dettagliate descrizioni bibliologiche e bibliografiche.
Mostra e catalogo a cura di
Pagina evento
martedì 3 dicembre 2024 ore 18:00
Saluti
Christoph Frank e Angela Windholz
Il curatore dialogherà conGiorgio Vacchiano
L’evento sarà seguito da un aperitivo tematico a cura di
studio.planetaria
La foresta rappresenta, in senso stretto, l’opposto – cioè l’altro radicalmente diverso dalla sfera costruita – del suolo occupato da un edificio o da una intera città. Temuta e nel con-tempo ricercata per le sue qualità primordiali, la foresta è percepita ancora ai nostri giorni come un territorio eterotopico, un luogo di libertà e di resistenza, insomma, come un “anywhere out of the world” raggiungibile e riparatorio.
Il medium che abbiamo scelto per indagare le modalità di un dialogo con la foresta, nonché la possibilità di immedesimarsi nel suo regno così diverso dalla sfera edificata, è quello di una trattatistica che è riuscita ad associare elementi iconici e verbali. Dal Rinascimento in poi, libri e incisioni hanno affrontato oltre al problema della tutela e dell’utilizzo della foresta anche quello della sua rappresentazione, di per sé impossibile data l’estensione tri- se non quadrimensionale dell’oggetto.
Le pubblicazioni esposte nella mostra hanno contribuito a costituire, secolo dopo secolo, una coscienza della foresta in quanto fenomeno interdisciplinare. Saggi amministrativi, teorie commerciali e protoecologiche, prose poetiche, diari e manuali formano un intertesto che va studiato, innanzitutto alla luce dell’odierno e spesso semplicistico culto degli alberi e dei boschi, specialmente di quelli urbani.
In occasione della mostra è stato realizzato un catalogo illustrato con dettagliate descrizioni bibliologiche e bibliografiche.
Mostra e catalogo a cura di
Michael Jakob
GraficaIsabel Formica Jakob
Vetrina bibliograficaMichele Mogliazzi
Pagina evento
Vernissage della mostra silvicultura. La foresta in biblioteca
28 novembre 2024
ore 11:34
ARTE = AZIONE
Materiali dall’Archivio della Galleria Flaviana
Nel 2021 la Biblioteca dell’Accademia di architettura ha ricevuto in dono la biblioteca e l’archivio della Galleria Flaviana di Locarno, fondata da Rinaldo e Ines Bianda, artisti e attivisti di numerosi progetti culturali e politici nel Ticino dei movimentati anni ’60-‘80.
Un lascito ancora più significativo perché completa la donazione fatta al MASI dell’archivio del VideoArt Festival, di un’estensione della galleria, garantendo la salvaguardia della memoria di un’iniziativa riformatrice condotta nello spirito futuristico del Monte Verità.
La mostra propone una selezione di documenti, attraverso i quali si vuole offrire uno sguardo ispiratore su un archivio di una galleria d’arte, come fonte originale per lo studio della storia dell’arte contemporanea. La documentazione contiene importanti informazioni sulle posizioni artistiche, sullo sviluppo di tendenze e sulla percezione di un’arte vissuta come provocazione nel Ticino dell’epoca.
Scambi epistolari con artisti e con gallerie europee, scritti di artisti e di critici, bozzetti di progetti, esperimenti artistici, quotazioni di opere e relazioni sulle reazioni del pubblico, si affiancano alla produzione di materiali promozionali, ai cataloghi, alle fotografie e alla rassegna stampa che raccontano pubblicamente l’attività espositiva.
Con innumerevoli iniziative sperimentali la Galleria Flaviana raccoglieva come in uno specchio concavo le più avanzate tendenze artistiche internazionali, mirando a “un percorso espositivo di ricerca e di scoperta con uno sguardo sempre rivolto al domani”.
Programma
Saluti del direttore dell'Accademia di architettura
Sabato 25 marzo 2023 ore 15.00
Visita guidata in occasione del Biblio Weekend
Materiali dall’Archivio della Galleria Flaviana
Nel 2021 la Biblioteca dell’Accademia di architettura ha ricevuto in dono la biblioteca e l’archivio della Galleria Flaviana di Locarno, fondata da Rinaldo e Ines Bianda, artisti e attivisti di numerosi progetti culturali e politici nel Ticino dei movimentati anni ’60-‘80.
Un lascito ancora più significativo perché completa la donazione fatta al MASI dell’archivio del VideoArt Festival, di un’estensione della galleria, garantendo la salvaguardia della memoria di un’iniziativa riformatrice condotta nello spirito futuristico del Monte Verità.
La mostra propone una selezione di documenti, attraverso i quali si vuole offrire uno sguardo ispiratore su un archivio di una galleria d’arte, come fonte originale per lo studio della storia dell’arte contemporanea. La documentazione contiene importanti informazioni sulle posizioni artistiche, sullo sviluppo di tendenze e sulla percezione di un’arte vissuta come provocazione nel Ticino dell’epoca.
Scambi epistolari con artisti e con gallerie europee, scritti di artisti e di critici, bozzetti di progetti, esperimenti artistici, quotazioni di opere e relazioni sulle reazioni del pubblico, si affiancano alla produzione di materiali promozionali, ai cataloghi, alle fotografie e alla rassegna stampa che raccontano pubblicamente l’attività espositiva.
Con innumerevoli iniziative sperimentali la Galleria Flaviana raccoglieva come in uno specchio concavo le più avanzate tendenze artistiche internazionali, mirando a “un percorso espositivo di ricerca e di scoperta con uno sguardo sempre rivolto al domani”.
Programma
Saluti del direttore dell'Accademia di architettura
Walter Angonese
Opening speechDalmazio Ambrosioni
Saranno presenti ancheLorenzo Bianda, Francesco Mariotti
Sabato 25 marzo 2023 ore 15.00
Visita guidata in occasione del Biblio Weekend
ARTE = AZIONE
Materiali dall’Archivio della Galleria Flaviana
7 marzo 2023
ore 19:00
Presentazione del libro
Cigarrilhas. Dois meses no escritório de Oscar Niemeyer
di Martino Pedrozzi
Romano Guerra Editora, San Paolo, Brasile, 2022
Il libro è l’edizione brasiliana tradotta in portoghese da Angelo Bucci di "Mini Cigarillos. Due mesi nello studio di Oscar Niemeyer", LetteraVentidue, Siracusa, 2020.
Nel 1999 Martino Pedrozzi, giovane architetto svizzero da poco laureato, vive il sogno di lavorare nello studio di Oscar Niemeyer a Copacabana. Con Cigarrilhas ci restituisce, attraverso 26 brevissime prose, un ritratto inedito e intimo del grande architetto brasiliano
Programma
Benvenuto e introduzione
Cigarrilhas. Dois meses no escritório de Oscar Niemeyer
di Martino Pedrozzi
Romano Guerra Editora, San Paolo, Brasile, 2022
Il libro è l’edizione brasiliana tradotta in portoghese da Angelo Bucci di "Mini Cigarillos. Due mesi nello studio di Oscar Niemeyer", LetteraVentidue, Siracusa, 2020.
Nel 1999 Martino Pedrozzi, giovane architetto svizzero da poco laureato, vive il sogno di lavorare nello studio di Oscar Niemeyer a Copacabana. Con Cigarrilhas ci restituisce, attraverso 26 brevissime prose, un ritratto inedito e intimo del grande architetto brasiliano
Programma
Benvenuto e introduzione
Angela Windholz
Presentazione del libroMatteo Terzaghi in dialogo con l’autore
Presentazione del libro
Cigarrilhas. Dois meses no escritório de Oscar Niemeyer
di Martino Pedrozzi
18 ottobre 2022
ore 18:30
Presentazione del libro
Ceating Coromandel. Marco Zanuso in South Africa
by Edna Peres and Andrea Zamboni
Artifice Press, 2022
Creating Coromandel explores the decade-long partnership between Milanese architect and designer Marco Zanuso (1916–2001) and the South African fashion retailers Sydney Arnold Press (1919–1997) and Victoria de Luria Press (1927–2015), whose shared passion for design spurred them to create the enigmatic home Coromandel in the southern tip of Africa. It continues to inspire a growing number of architects interested in building within a natural context.
The farmhouse, which sits in a spectacular valley in Lydenburg, 275km north-east of Pretoria, was built in 1975 and has since developed a cult following for its unusual aesthetic – part building, part ruin, part wilderness. Coromandel House was initiated in 1969, and yielded a decade-long partnership resulting in Coromandel House and also Edgardale (1978), the Press family’s business headquarters. Creating Coromandel is more than an in-depth monograph, offering an alternative syntheses of the bigger context in which weights and hierarchies are redistributed more convincingly. The authors discuss the main themes in the book mainly the design of the house which today are lauded as environmental or sustainable design, as well as the association between the clients, the architect and prominent personalities, including Brazilian landscape architect Roberto Burle Marx (1909–1994) and Italian landscape architect Pietro Porcinai (1910–1986).
Creating Coromandel documents Zanuso’s extraordinary skill, but also offers a glimpse into the design process and amount of collaboration it involves. Fans of Zanuso, architects, designers, historians, photographers and anyone interested in design and architecture are invited to attend this presentation of an inspirational story behind the process of building a legacy.
Programma
Welcome
Panel discussion
Ceating Coromandel. Marco Zanuso in South Africa
by Edna Peres and Andrea Zamboni
Artifice Press, 2022
Creating Coromandel explores the decade-long partnership between Milanese architect and designer Marco Zanuso (1916–2001) and the South African fashion retailers Sydney Arnold Press (1919–1997) and Victoria de Luria Press (1927–2015), whose shared passion for design spurred them to create the enigmatic home Coromandel in the southern tip of Africa. It continues to inspire a growing number of architects interested in building within a natural context.
The farmhouse, which sits in a spectacular valley in Lydenburg, 275km north-east of Pretoria, was built in 1975 and has since developed a cult following for its unusual aesthetic – part building, part ruin, part wilderness. Coromandel House was initiated in 1969, and yielded a decade-long partnership resulting in Coromandel House and also Edgardale (1978), the Press family’s business headquarters. Creating Coromandel is more than an in-depth monograph, offering an alternative syntheses of the bigger context in which weights and hierarchies are redistributed more convincingly. The authors discuss the main themes in the book mainly the design of the house which today are lauded as environmental or sustainable design, as well as the association between the clients, the architect and prominent personalities, including Brazilian landscape architect Roberto Burle Marx (1909–1994) and Italian landscape architect Pietro Porcinai (1910–1986).
Creating Coromandel documents Zanuso’s extraordinary skill, but also offers a glimpse into the design process and amount of collaboration it involves. Fans of Zanuso, architects, designers, historians, photographers and anyone interested in design and architecture are invited to attend this presentation of an inspirational story behind the process of building a legacy.
Programma
Welcome
Christoph Frank
IntroductionChristian Sumi
Presentation of the bookEdna Peres, Andrea Zamboni
Panel discussion
Nicola Navone, Christian Sumi
ConclusionChristian Sumi
Presentazione del libro
Ceating Coromandel. Marco Zanuso in South Africa
by Edna Peres and Andrea Zamboni
29 settembre 2022
ore 18:30
- Documenti
Presentazione della riedizione anastatica del libro
Carlo Scarpa Architetto Poeta
di Sergio Los
Editrice Artistica Bassano 2021
Sergio Los propone alla discussione questo libro/dispensa Carlo Scarpa Architetto Poeta, ripubblicato dopo la sua prima pubblicazione del 1967. Era allora il primo libro sull’architettura di Carlo Scarpa e descriveva una interpretazione sia delle opere che delle pratiche compositive, volta a fare che gli studenti del suo primo corso di professore potessero applicarle nelle loro esercitazioni. Nel 1983 Los viene incaricato dal Rettore dell’Università di eseguire il progetto di Scarpa esplicitato nel libro, ed elabora allora un progetto per renderlo eseguibile, una partitura architettonica da usare anche nelle future manutenzioni come in eventuali restauri. Questo progetto/partitura, che documenta anche la costruzione dell’opera è pubblicato in un secondo libro, Verum Ipsum Factum del 1985. Quando Los inizia gli studi all’Università IUAV, considera l’architettura un’attività artistica, è dunque interessato alla sua facoltà conoscitiva, alla sua capacità di produrre senso. Il libro che presentiamo è stato composto per superare la dissociazione della pratica progettuale in estetica e tecno-scienza, mostrando come Scarpa pensando per figure attraverso il disegno elaborasse soluzioni usando l’architettura per perseguire una comprensione di situazioni problematiche che prima non esisteva, piuttosto che copiare figure preesistenti o sperare che le figure emergessero alla fine di analitiche ricerche. Fondamentale per comprendere come operano queste pratiche di Scarpa è lo studio di Konrad Fiedler, che considera l’arte un linguaggio visivo e le composizioni dell’architettura un pensare figurativamente con le mani del lavoro artigiano e artistico come aveva fatto Gottfried Semper) - e distingue l’arte come conoscenza dall’estetica come abbellimento. Lontano dal soggettivismo estetico, l’architettare di Los torna alla referenzialità che diventa un modo di applicare quel pensare figurativo, tipologico, alle ricerche sui metodi e processi della progettazione, come alle esperienze multi-scala dell’architettura bioclimatica, che lo portò a quel regionalismo dell’architettura civica, al quale principalmente si è dedicato nelle successive ricerche compositive.
Programma
Saluto del direttore
Interventi
Conclusioni
Carlo Scarpa Architetto Poeta
di Sergio Los
Editrice Artistica Bassano 2021
Sergio Los propone alla discussione questo libro/dispensa Carlo Scarpa Architetto Poeta, ripubblicato dopo la sua prima pubblicazione del 1967. Era allora il primo libro sull’architettura di Carlo Scarpa e descriveva una interpretazione sia delle opere che delle pratiche compositive, volta a fare che gli studenti del suo primo corso di professore potessero applicarle nelle loro esercitazioni. Nel 1983 Los viene incaricato dal Rettore dell’Università di eseguire il progetto di Scarpa esplicitato nel libro, ed elabora allora un progetto per renderlo eseguibile, una partitura architettonica da usare anche nelle future manutenzioni come in eventuali restauri. Questo progetto/partitura, che documenta anche la costruzione dell’opera è pubblicato in un secondo libro, Verum Ipsum Factum del 1985. Quando Los inizia gli studi all’Università IUAV, considera l’architettura un’attività artistica, è dunque interessato alla sua facoltà conoscitiva, alla sua capacità di produrre senso. Il libro che presentiamo è stato composto per superare la dissociazione della pratica progettuale in estetica e tecno-scienza, mostrando come Scarpa pensando per figure attraverso il disegno elaborasse soluzioni usando l’architettura per perseguire una comprensione di situazioni problematiche che prima non esisteva, piuttosto che copiare figure preesistenti o sperare che le figure emergessero alla fine di analitiche ricerche. Fondamentale per comprendere come operano queste pratiche di Scarpa è lo studio di Konrad Fiedler, che considera l’arte un linguaggio visivo e le composizioni dell’architettura un pensare figurativamente con le mani del lavoro artigiano e artistico come aveva fatto Gottfried Semper) - e distingue l’arte come conoscenza dall’estetica come abbellimento. Lontano dal soggettivismo estetico, l’architettare di Los torna alla referenzialità che diventa un modo di applicare quel pensare figurativo, tipologico, alle ricerche sui metodi e processi della progettazione, come alle esperienze multi-scala dell’architettura bioclimatica, che lo portò a quel regionalismo dell’architettura civica, al quale principalmente si è dedicato nelle successive ricerche compositive.
Programma
Saluto del direttore
Walter Angonese
IntroduzioneFranz Graf
Presentazione libroSergio Los
Interventi
Mario Botta
Discussione aperta
con il pubblico
Conclusioni
Franz Graf
Presentazione del libro
Carlo Scarpa Architetto Poeta
di Sergio Los
2 marzo 2022
ore 18:00
- Documenti
- In preparazione
- Archivio
- Vernissage della mostra silvicultura. La foresta in biblioteca
- ARTE = AZIONE
Materiali dall’Archivio della Galleria Flaviana - Presentazione del libro
Cigarrilhas. Dois meses no escritório de Oscar Niemeyer
di Martino Pedrozzi - Presentazione del libro
Ceating Coromandel. Marco Zanuso in South Africa
by Edna Peres and Andrea Zamboni - Presentazione del libro
Carlo Scarpa Architetto Poeta
di Sergio Los
- Vernissage della mostra silvicultura. La foresta in biblioteca
- Immagine di sfondo
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