Università
della
Svizzera
italiana
Academy
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architecture
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Fondo Martin Kunz

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Martin Kunz è stato un eminente rappresentante della prima generazione della tradizione elvetica di curatori e critici d’arte, tra i quali ricordiamo Harald Szeemann e Jean-Christophe Amman. Trasferitosi nella Svizzera di lingua italiana nei primi anni 2000 fonda a Lugano il K10-Kunzarchive, recentemente acquisito dalla Biblioteca dell’Accademia di architettura che si impegna a conservarlo nella sua sede originale, in via Lavizzari 10, e renderlo pubblicamente accessibile nei prossimi anni.

Nato a Basilea il 6 ottobre 1947 e morto il 25 ottobre 2021 a Lugano, studia storia dell’arte, archeologia e filosofia all'Università di Basilea, dove si laurea con una tesi su Marcel Duchamp.  Una volta laureato svolge ricerche sull’architettura industriale britannica al Courtauld Institute di Londra. Dal 1968 al 1971 presta servizio come assistente volontario al Kunstmuseum di Basilea, occupandosi dell’archiviazione delle opere e lavorando a diverse mostre, fra cui le prime esposizioni in Svizzera di Joseph Beuys (1969). Nel 1977 ottiene la nomina a Direttore del Kunstmuseum di Lucerna, dove resta per dodici anni durante i quali cura circa centocinquanta mostre e quasi altrettanti cataloghi. Viene chiamato alla Biennale di Venezia, per curare l’edizione del 1980 in collaborazione con Michael Compton, Harald Szeemann e Achille Bonito Oliva.

Al susseguirsi di progetti internazionali che caratterizzano la sua attività negli anni Ottanta e che lo portano a Graz, Edimburgo, Madrid, Lucerna e New York, arriva l’apertura nell’aprile del 1993 della New York Kunsthalle, un progetto pensato per creare un punto di incontro dove presentare giovani artisti europei e scoprire artisti emergenti americani non ancora noti al grande pubblico.

Il legame con la natia Svizzera viene riallacciato nel 1997, con la nomina a membro del comitato direttivo della Fondazione Rosengart per la creazione dell’omonimo museo inaugurato nel 2002. Nello stesso anno si trasferisce nella Svizzera di lingua italiana dove nel 2004 viene nominato direttore del Museo di Ascona, ed è proprio in Ticino che nel 2006 prenderà vita l’ultimo monumentale progetto di Martin Kunz, l’Archivio K10-Kunzarchive a Lugano, studio e archivio personale pensato per essere un centro per l'arte contemporanea, uno spazio di lavoro ma anche una biblioteca specializzata.

Tra i suoi scritti si segnalano:

  • Arte Svizzera ’70-’80: Regionalismo/internazionalismo. Bilancio di un nuovo atteggiamento dell’arte svizzera degli anni settanta, Lucerna, Kunstmuseum, 1981 
  • Giulio Paolini, Hortus Clausus: 29.3.-3.5.1981, Kunstmuseum Luzern, Lucerna, Kunstmuseum, 1981
  • William Wegman - Malerei, Zeichnung, Fotografie, Video, Köln, Dumont, 1990
  • Suspended, light: Alexander Fischer & Juan Uslé, Swiss Institute, New York, New York, Swiss Institute, 1991

Biblioteca e archivio

I libri conservati nel Kunzarchive sono stati raccolti nel corso di oltre 35 anni dedicati all’arte contemporanea e riflettono fedelmente gli interessi maturati nel corso della sua vita. L’arte è la disciplina primaria che incontriamo tra gli scaffali del K10, dove sono collocati, seguendo l'ordine scrupolosamente voluto da Martin Kunz, oltre 12.000 volumi i quali creano un percorso intellettuale, aperto alla consultazione degli appassionati, degli studiosi e degli artisti. Qui troviamo, tra gli altri cataloghi, riviste, brochure e pubblicazioni di difficile reperibilità, raccolti in quanto strumento fondamentale divulgare il lavoro di artisti emergenti e per tenere traccia delle tendenze ritenute significative; accanto ad essi, troviamo il ricco corpus degli scritti di Martin Kunz, cataloghi delle mostre e saggi, che ci raccontano la sua attività e le sue ricerche.

Il Fondo di Martin Kunz comprende, oltre alla biblioteca, il suo archivio professionale, ed alcune carte personali, che coprono una superficie di circa 70 metri lineari. Una prima indagine ha messo in rilievo la ripartizione della documentazione in diversi nuclei, alcuni dei quali sono allestiti per essere utilizzati dai frequentatori del Kunzarchive, come la raccolta di materiali relativi ad artisti e a istituzioni presente nella sala, mentre la maggior parte delle carte costituite da epistole, inviti, bozze di articoli, fotografie e appunti che devono essere riordinati.

Consistenza del fondo

Volumi moderni (dal 1830): ca. 12.000
Fotografie: ca. 10.000
Documentazione archivistica: ca. 70 metri lineari
Anno di acquisizione: 2022

Consultazione

I documenti del fondo sono prestabili. Eventuali eccezioni sono segnalate in Reperio e sui volumi fisici.